Il modo migliore per prendersi cura di loro?

Conoscere per prevenire!

Qual’è l’obiettivo di questa pagina?
Cercare di rispondere alle domande più frequenti dei proprietari sulla gastrite nel cane. In pochi minuti.

Cos’è la gastrite?

​La gastrite è l’infiammazione della mucosa gastrica e può essere acuta quando si verifica improvvisamente, o cronica quando evolve e perdura nel tempo (si parla di gastrite cronica quando l’infiammazione è presente da oltre 3 settimane).
La gastrite può interessare cani di tutte le età e, a differenza di quanto si possa pensare, anche la gastrite cronica può colpire cani giovani; infatti, una gastrite acuta sottostimata e non curata adeguatamente (ad esempio a seguito di ingestione di un corpo estraneo da parte di un cucciolo), può cronicizzare anche in un cane molto giovane.
La gastrite non è una malattia, ma la conseguenza di una condizione che non va sottovalutata, che DEVE essere indagata e, quando possibile, risolta per evitare cronicizzi.

Quali sono i cani
maggiormente predisposti alle problematiche gastriche?

Non possiamo dire ci siano razze più predisposte di altre alle patologie gastriche.
Sicuramente i cani giovani ed esuberanti che ingeriscono qualsiasi cosa saranno più a rischio di sviluppare una gastrite acuta da corpo estraneo; solitamente, però, vediamo una sintomatologia subdola, che cronicizza, in cani adulti/anziani, soprattutto di piccola taglia, con abitudini alimentari non corrette.
Poi dobbiamo considerare le gastriti croniche conseguenti a patologie metaboliche che hanno influenza sulla funzionalità gastrica (es. malattie renali).

Le cause della gastrite

Abbiamo visto che la gastrite è una conseguenza, non una malattia, vediamo ora da cosa può esitare. Sono davvero moltissime le sollecitazioni quotidiane a cui viene sottoposta la mucosa gastrica, sia dall’esterno (con l’ingestione), che dall’interno (es. problemi metabolici, assunzione di farmaci).
Consideriamo che ogni giorno il cane assume il cibo (attenzione ai cambi di alimentazione, alle intolleranze ed alle allergie), ma in bocca prende anche molto altro che, purtroppo, spesso ingerisce: giochi, ossa, sassi, legnetti, ecc.
I cosiddetti “corpi estranei”, se permangono nello stomaco, possono danneggiare la mucosa gastrica causando infiammazione (gastrite) e se non espulsi o rimossi il problema può cronicizzare.
Le gastriti croniche possono anche essere determinate da alcuni farmaci (es. FANS o cortisonici), così come da problemi metabolici che generalmente colpiscono cani adulti/anziani, quando vi siano patologie intercorrenti (es. malattie renali, epatiche, ormonali).

I sintomi

​Vomito uguale gastrice e viceversa? No, non sempre un cane con gastrite manifesta da subito il sintomo classico del vomito, così come quando un cane vomita non è detto che sia perché ha la gastrite.
A seconda della gravità, un animale con gastrite può avere una sintomatologia più o meno evidente che, a volte, non viene immediatamente percepita come problema.
Normalmente un animale con gastrite inizia mangiando più erba del solito, presenta ipersalivazione, spesso inappetenza, a volte rigurgito, conati e, naturalmente, vomito.
E’ importante sottolineare che non è la frequenza degli episodi di vomito a determinare la gravità della gastrite.

Il passo fondamentale: la diagnosi

La diagnosi di gastrite è spesso presuntiva e si deduce dalla sintomatologia, ma gli esami ematologi e quelli strumentali sono fondamentali per determinarne l’entità e la causa, come nel caso di malattie metaboliche piuttosto che corpi estranei ingeriti accidentalmente.
Con gli esami ematologici, radiografici, ecografici ed eventualmente endoscopici, si sarà in grado di stabilire causa e gravità dell’infiammazione che, quando importante, può anche esitare in ulcere singole o multiple.
Una diagnosi precoce consente di trattare la gastrite per tornare rapidamente ad una condizione di normalità, mentre ritardare una diagnosi può permettere alla condizione di cronicizzare, con conseguenze anche gravi.

Il trattamento

Essendo un problema diffuso anche nell’uomo, seppur per motivi molto diversi, per il trattamento della gastrite esistono molti farmaci (anche se in verità quasi tutti ad uso umano), che ci aiutano a combattere sintomi, cause, infiammazione ed eventuali ulcere conseguenti.
Esistono infatti farmaci antiemetici per contrastare nausea e vomito, antibiotici per le infezioni batteriche, antinfiammatori per ridurre l’irritazione mucosale, gastroprotettori (diversi antiacidi e protettori della mucosa gastrica), per diminuire le secrezioni utilissime per la normale digestione, ma deleterie quando la mucosa sia infiammata o, peggio, ulcerata e diversi gastroprotettori costituiti da sostanze naturali che agiscono soprattutto sul problema cronico.

I miei consigli da Veterinario

​Mentre nell’uomo il vomito non è frequente, chiunque abbia un cane sa che molti soggetti amano ingerire le punte di alcune fili d’erba, per poi spesso vomitarli assieme a saliva o succhi gastrici: per episodi sporadici non dobbiamo preoccuparci, ma se questo comportamento diventa frequente probabilmente il cane ha qualche “problema digestivo”.
Per proteggere la parete gastrica, consiglio di alimentare il cane almeno 2 volte al giorno, dando qualche snack anche tra un pasto e l’altro e prima di andare a dormire, in modo che i succhi gastrici (che non vengono prodotti solo a stomaco pieno), trovino quasi sempre alimento su cui agire e non danneggino la mucosa.
Per proteggere una mucosa gastrica infiammata dagli “attacchi” dei succhi gastrici, suggerisco anche di somministrare olio a stomaco vuoto, un paio d’ore prima dei pasti (esistono in commercio bustine monodose molto pratiche ed adatte allo scopo, da portare con sè ovunque).
Non mi soffermo sull’importanza di un’alimentazione corretta e sulla “giusta” flora microbica intestinale (microbiota specifico, totalmente differente da quello umano), ma vorrei sottolineare come sia fondamentale lasciare sempre acqua a disposizione, in quanto, “diluendo” i succhi gastrici prodotti, ne riduce l’effetto negativo sulla mucosa dello stomaco.
Vorrei, poi, spendere due parole sul reflusso gastro-esofageo, un problema tanto frequente nell’uomo nonostante la posizione eretta, lo è ancora di più nel cane dove stomaco ed esofago si trovano più o meno alla stessa altezza. Moltissimi cani, soprattutto quelli di taglia più piccola, soffrono di questo problema e sarebbe utile aiutarli con prodotti naturali, prima di dover ricorrere a farmaci.
Esistono sostanze naturali che in caso di gastrite possono aiutare moltissimo, soprattutto nelle forme croniche, in quanto essendo totalmente prive di effetti collaterali possono essere utilizzate per lunghi periodi, diminuendo nausea e inappetenza, migliorando così lo stato generale del cane.

Gastroprotettori

Prodotti per l’infiammazione gastrica

Fermenti intestinali specifici

Oli in bustine monodose

Per concludere, riassumendo rapidamente

La gastrite è un’infiammazione della mucosa gastrica.
Può essere acuta o cronica, quando perdura da almeno 3/4 settimane.
Le cause possono essere meccaniche (da ingestione) o metaboliche (malattie intercorrenti).
I sintomi più comuni sono inappetenza, ipersalivazione, rigurgito, nausea e, naturalmente, vomito.
La diagnosi certa è solamente strumentale: Rx, Ecografia o Endoscopia.
Evitare di lasciare lo stomaco vuoto per tante ore (frequenti piccoli pasti giornalieri).
Somministrare olio a stomaco vuoto per proteggere la mucosa gastrica.
Utilizzare solo alimenti facilmente digeribili per diminuire la secrezione gastrica.
Associare farmaci antiemetici e gastroprotettori ad integratori naturali, privi di effetti collaterali.
Colonizzare l’intestino con fermenti intestinali specifici per cani (quelli umani non sono efficaci).

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